Il 4 ottobre è stato segnato dalla ripresa, in grande stile, dell’attività di canottaggio escursionistico del nostro gruppo Senior. Dopo undici anni, siamo tornati ad esplorare una rotta tanto affascinante quanto impegnativa, che ci ha condotti fino a Lio Maggiore.

Per completare il tragitto di circa 55 chilometri in giornata, abbiamo alternato ai remi e al timone quattro equipaggi, due dei quali hanno effettuato l’andata e due il ritorno, con cambio a Lio Maggiore. La giornata è iniziata con il ritrovo alla Canottieri al sorgere del sole e si è conclusa al rientro, ormai al tramonto. Un ruolo particolare è stato svolto dalla barca-appoggio, nella fattispecie la Sanpierota di Ezio, Francesco, Massimo e Franco, il nostro Presidente. In totale, una trentina di soci sono stati coinvolti con entusiasmo nell’iniziativa: tra questi, i soci più esperti, già familiari con il percorso, e i nuovi arrivati, che hanno potuto aggiungere un ulteriore tassello alla loro conoscenza della laguna.

L’escursione ha rappresentato un vero e proprio impegno sportivo, anche a causa dell’assenza di soste significative lungo il percorso e della necessità di rispettare gli orari imposti dall’accorciarsi delle giornate autunnali. Tutti i partecipanti si sono dimostrati all’altezza, preparandosi per tempo, inclusi coloro che hanno iniziato a vogare da poco, confermando la loro dedizione, ma anche la competenza dei nostri istruttori.
Abbiamo superato quelle che consideravamo le nostre “colonne d’Ercole” lagunari, ovvero Burano e Torcello, mete ormai ben conosciute. L’escursione ci ha portato in una dimensione lagunare più nascosta e molto suggestiva, tra barene tranquille, ampie e misteriose valli da pesca, e canali poco segnalati oppure, al contrario, larghi e profondi. Il percorso sinuoso ci ha permesso di mantenere sempre lo sguardo su Burano, la “Regina” di questa parte della Laguna, riconoscibile dal suo caratteristico campanile inclinato.
Il traffico acqueo è stato minimo, il che ci ha favorito nella voga. Tra le nuove isole e località che abbiamo visto scorrere dopo Torcello, ricordiamo l’Ossario di Sant’Ariano, Santa Cristina, La Salina, Lio Piccolo e Lio Maggiore: paesaggi evocativi e indimenticabili.









L’agriturismo “La Barena” ci ha riservato un’ospitalità davvero eccellente, accogliendo il nostro numeroso gruppo in un ambiente lagunare particolare. Abbiamo potuto gustare un buon pasto a prezzo equo e pranzare tutti insieme, cogliendo al volo il breve intervallo tra l’arrivo degli equipaggi dell’andata e la partenza di quelli del ritorno.
Abbiamo purtroppo dovuto constatare la progressiva riduzione di approdi accessibili alle imbarcazioni di canottaggio. Per questa ragione, la sosta programmata a Sant’Ariano è venuta meno, rimanendo solo impressa nelle fotografie della stessa escursione effettuata undici anni fa. Bisognerà cercare di sensibilizzare le autorità competenti sull’importanza di facilitare la circolazione e la sosta delle nostre barche, così come di quelle di tanti appassionati, anche stranieri, desiderosi di scoprire la bellezza della nostra Laguna al di là dell’unica occasione annuale della Vogalonga.
Le nostre fidate compagne di viaggio, la Jole 4 bianca e il Gig austriaco, sono ormai le ammiraglie della nostra piccola flotta. Dopo questa esperienza positiva, abbiamo intenzione di organizzare nuove iniziative simili, consapevoli che il canottaggio escursionistico rappresenta una dimensione tutt’altro che marginale, perché è capace di coniugare l’attività sportiva con l’escursionismo paesaggistico e culturale, in un clima di coesione sociale.

L’entusiasmo e la partecipazione dimostrati sono la garanzia che questa avventura sarà solo la prima di una lunga serie. Siamo pronti per nuove esplorazioni lagunari, sempre animati dalla passione per il canottaggio e dalla voglia di condividere esperienze uniche con il nostro gruppo.
Alla prossima!
